PERSONAGGI E CITAZIONI

In questa sezione voglio illustrarvi alcune curiosità riguardanti l’universo certosino.

Oltre i personaggi che hanno fatto la storia dell’ordine, e che tratteremo in un’altra sezione, voglio elencarvi quelli meno noti ma comunque legati o a personaggi importanti o ad eventi storici. Un tempo nelle famiglie nobili i secondogeniti erano destinati alla carriera religiosa pertanto nell’ordine certosino troviamo :

 

 

DON GERARDO PETRARCA

Don Gerardo Petrarca certosino della certosa di Montrieux nel 1342, fratello del sommo Francesco.
 



BONIFACIO FERRERI

 



Nato a Valencia nel 1350, e fratello del più conosciuto san Vincenzo Ferreri, studiò all’università di Lerida diventando ben presto ambasciatore del Regno di Valencia. Sposatosi con Jaumeta Despont, e padre di undici figli, il destino cambiò radicalmente il corso della sua vita, dopo la morte della consorte e di nove figli, ascoltò il consiglio del fratello e decise di diventare certosino, entrando nella certosa di Porta Coeli (Valencia) il 21 marzo 1396.
Durante la sua esperienza monastica, si dedicò alla traduzione della Bibbia dal latino al valenciano.
Questo grande lavoro risultò essere una delle prime opere ad essere stampate nella penisola iberica.
Successivamente entrò nella certosa di Vall Cristo (Altura), dedicandosi alla creazioni di immagini della Vergine Maria. Divenne procuratore del complesso monastico nel 1399, e poi priore nel 1400.
L’anno seguente fu nominato Legato Pontificio, diventò anche Priore Generale, ma nel 1410, per volere del Pontefice Benedetto XIII, di cui fu segretario, si dimise dall’incarico. Il 29 aprile del 1417 si spense la sua esistenza. Dopo circa un secolo, in un luogo chiamato “Cueva Santa” dove era custodita una statuina della Madonna creata da Bonifacio Ferreri vi fu un’apparizione divina che rese quel posto tuttora meta di pellegrini.

 

 

ALPHONSE LOUIS DE PLESSIS

 



Alphonse Louis de Plessis de Richelieu certosino nella Grande Certosa dal 1605 al 1620, fratello del cardinale e statista francese. Nel 1620 abbandonò la certosa, ma pur essendo impegnato in incarichi diplomatici seppe tenersi fuori dagli intrighi politici, ed alla morte del fratello, rinunciò alle cariche. Si racconta che il suo unico vizio fosse la cioccolata !!!

 

 

PAUL TIBBETS

 



Si narra, che a seguito della tragedia della bomba atomica sganciata sulla città di Hiroshima il 6 agosto del 1945, alla fine della seconda guerra mondiale, il pilota dell’aereo “Enola Gay” tale Paul Tibbets decise di ritirarsi in una certosa, forse per espiare un peccato così immenso !!!




Alcune citazioni celebri:

DANTE ALIGHIERI

 



Dante Alighieri, nella sua Divina Commedia recita a proposito dei certosini:

“Qui son li frati miei che dentro ai chiostri fermar li piedi e tennero il cor saldo”

(Paradiso, XXII, 50-51)

 

 

FRANCESCO PETRARCA

 




Nel 1353 Francesco Petrarca in visita al fratello certosino, si ispira per il trattato “DE OTIO RELIGIOSO” opera nella quale vi è l’esaltazione della vita monastica. In questo scritto la solitudine dei certosini è definita: “ come la migliore condizione di vita possibile”.

Scrisse inoltre:

“Questo silenzio e questa salmodia angelica rapiscono l’anima al punto di farle dimenticare il tempo. Essi si elevano fino alla soglia dell’eternità”.

Ed ascoltando incantato il canto dei monaci, lo definì “angelico canto”.

Vogliamo citare un episodio dei due fratelli Petrarca, i quali decidono di scalare il Monte Venoso in Provenza alto 1909 metri, in quella occasione Francesco scrive delle sue difficoltà di scalatore, costretto a fermarsi ripetutamente. Il fratello Gerardo invece sale senza difficoltà, perché essendo monaco, è alleggerito della “pesantezza” dei beni materiali ascende speditamente.

Dopo aver visitato la certosa di Milano, affermò:"Son dunque stato in Paradiso: ho visto gli angeli di Dio in terra, ho visto viventi in corpi terrestri, coloro che presso il cielo sarà loro dimora."

 

 

CLEMENTE VI

 

 

Il Pontefice Clemente VI (dal 1342 al 1352) affermò: “Chiunque sarebbe riuscito a superare una notte in una cella di Pontignano (certosa nei pressi di Siena), avrebbe cancellato tutti i peccati”. Ciò in riferimento alla vita severa ed austera dei monaci indicati come esempio di estremo atto di penitenza.

 

 

CRISTOFORO COLOMBO

 



Cristoforo Colombo fu seppellito nel 1509 nella certosa di Santa Maria de las Cuevas a Siviglia.

 

 

FREDERIC CHOPIN

 

 



Dal soggiorno nella Cartuja di Valdemossa a Maiorca in Spagna Frederic Chopin nel 1838/39 disse:"...abito in un meraviglioso chiostro nel più bel luogo del mondo...",
e la sua compagna,

 

 

 la scrittrice George Sand ribadì:"...tutto quello che può sognare un pittore o un poeta, lo ha creato la natura in questo luogo..."

 

 

GIOSUE' CARDUCCI

 



Giosuè Carducci il 16 novembre del1895 affascinato dai luoghi certosini, compose in versi
Presso una Certosa”. Fu poi seppellito nella Certosa di Bologna il 19 febbraio del 1907.

 

 

FEDERICO GARCIA LORCA

 





Il poeta spagnolo Federico Garcia Lorca il 9 luglio del 1925 scrive il

“Dialogo muto dei certosini”

 

 

GIOVANNI PAOLO II

 



Il 7 marzo 1981 Papa Giovanni Paolo II a proposito dei certosini disse:

“Con la vostra clausura, la chiesa del XX secolo manifesta al mondo la preminenza di ciò che è eterno su ciò che è temporale. La clausura non isola dalla comunità ecclesiale ma pone anzi nel cuore di essa”.

“Gli uomini vi offrono le inquietudini della loro umanità: Voi fate loro scoprire che Dio è la sorgente della vera pace”

“Il patrimonio contemplativo e mistico della Chiesa è di una vastità e profondità eccezionali.

La vostra clausura, osservata con giusto rigore… vi aiuta a viverlo, a conoscerlo ed a coltivarlo”.

“Bisogna che voi, rifacendovi continuamente allo spirito originario del vostro Ordine, restiate saldi con volontà incrollabile nella vostra vocazione”.

Nella visita del Papa Giovanni Paolo II alla Certosa di Serra San Bruno, il 5 Ottobre 1984 egli disse:

 

 

"Il nono centenario del Dies natalis di San Bruno mi dà l'opportunità di rinnovare la mia viva fiducia all'Ordine dei certosini nella sua missione di contemplazione gratuita e d'intercessione per la Chiesa e per il mondo".

"Sentinella instancabile del Regno che viene, cercando di "essere" prima di "fare", l'Ordine certosino dà alla Chiesa vigore e coraggio nella sua missione, per andare al largo e per permettere alla Buona Novella di Cristo di infiammare tutta l'umanità".