PADOVA

- Certosa dei S.S. Girolamo e Bernardo-

  

 

Per volere del Vescovo di Padova Pietro Donato, nell’attuale via Codalunga dal 1448 al 1451 vi fu un monastero, inizialmente cistercense e poi certosino, che a seguito della guerra di Venezia contro la Lega di Cambrai fu distrutto. Dopo la demolizione definitiva l’ordine certosino, nel Capitolo Generale del 1510, decise di trasferirsi in località Vigodarzere, dove fu individuato un luogo isolato, donatogli da Pietro Donato, dove poter edificare una nuova certosa. I lavori lungo le rive del Brenta, cominciarono nel 1534 e furono condotti dagli architetti Andrea Moroni ed in seguito da Andrea Da Valle. Solo nel 1554 i monaci potettero del tutto stabilirsi nei nuovi ambienti, dopo quattro anni, nel 1560, la chiesa della certosa fu consacrata.

Questa nuova certosa costruita in stile palladiano, non ebbe mai una grossa celebrità e condusse una vita all’insegna della povertà. Essendo una piccola comunità religiosa, con appena solo cinque monaci, la Repubblica di Venezia nel 1768 decise di sopprimerla ed i suoi beni furono incamerati dalla Serenissima. I certosini  cacciati, dovettero rifugiarsi presso le certose di Venezia e Treviso.

A seguito di questo evento, la struttura della certosa cominciò un lento e inevitabile declino, che fu contraddistinto da molteplici devastazioni e trafugamenti. Una parte del complesso fu acquistato nel 1780 dai marchesi Zigno,  ed un'altra ala fu  totalmente distrutta.

Negli anni successivi, durante i due conflitti mondiali il monastero fu usato dapprima come caserma, e poi come polveriera e centro di raccolta per gli sfollati dei bombardamenti di Padova.

Oggi quel che resta dell’antica certosa è di proprietà privata ed appartiene alla famiglia dei conti Passi, eredi dei marchesi Zigno.