Montdieu (Le)

Notre-Dame du

(cantone di Raucourt, Ardennes, Francia)

  

 

La certosa di Montdieu fu fondata nel 1134 da Oddone, abate di Saint-Remy di Reims. Nel 1144

venne consacrato l’altare maggiore della chiesa, mentre i lavori per il completamento dell’intero complesso proseguirono lentamente. Ciononostante, da subito Montdieu divenne un luogo visitato nelle varie epoche da personaggi di prestigio, tra cui San Bernardo, Eugenio II, Thomas Becket. Ma la testimonianza più nota ci è data dalla celebre Lettre aux Freres du Montdieu scritta da Guglielmo di Saint-Thierry, ospite dei monaci, nella quale si lodano le virtù certosine per la severa vita solitaria. Citiamo un passo della lettera: “Ai fratelli di Mont Dieu, che portano nelle tenebre dell’occidente e nei freddi delle Gallie la luce dell’oriente e l’antico fervore dell’Egitto nella via religiosa, cioè l’esempio della vita solitaria e il modello della via celeste…” .

 Durante il secolo XIII San Luigi re di Francia protegge la comunità religiosa da alcuni contrasti avuti con i villaggi limitrofi.

Successivamente i monaci, nonostante le fortificazioni fatte erigere per difendersi dalle aggressioni, furono costretti a lasciare il proprio convento diverse volte nel periodo della guerra dei cent’anni. Nel 1554 vi furono i saccheggi dei luterani che destabilizzarono la vita monastica, la quale riprese regolarmente solo nel 1591 grazie ad un editto di Enrico V.

Nel XVII secolo Montdieu appariva con delle enormi fortificazioni esterne, ma con la struttura interna del convento in condizioni fatiscenti, perciò si provvide ad effettuare nel 1616 una ristrutturazione generale che terminò nel 1634. Purtroppo l’anno seguente, una nuova guerra, quella dei trent’anni infligge nuovi danni alla tormentata certosa. Sotto il regno di Luigi XIV si raggiunge finalmente un periodo di pace, che durò fino all’avvento della rivoluzione, con la conseguente dispersione della comunità, avvenuta nel 1791 per effetto delle leggi anticlericali. Nel 1793 la certosa di Montdieu fu trasformata in carcere, diventando scenario di terribili nefandezze durante il periodo del Terrore. Nel 1795 fu venduta, per poi essere demolita, poi nel 1865 vi fu da parte dei certosini un tentativo, risultato vano, di istituirvi nuovamente la propria dimora.