Glandier (Le)

Notre-Dame du – Lieu-Sainte-Marie –

Cartusia Sanctæ seu Beatæ Mariæ de Glanderio

(Comune di Beyssac, cantone di Lubersac, Corrèze, Francia)

 

 

      Questa certosa fu fondata nel 1219 per volontà del visconte Archambaud VI di Comborn, il quale donò un vasto territorio dove poter edificare il convento. Forse per espiare un crimine commesso Archambaud scrisse nella carta di fondazione “per la salvezza della mia anima e di quella dei miei antenati”. Al nome del fondatore, le cui spoglie mortali furono seppellite sotto l’altare maggiore della chiesa di Glandier, vanno aggiunti altri benefattori, che nel corso dei secoli elargirono grosse donazioni a favore dei certosini. Tra i priori che si susseguirono alla guida della certosa di Glandier, ben tre divennero Generali dell’Ordine, tra questi ricordiamo Dom Jean Birelle che nel 1352 fu candidato ad essere eletto papa. La comunità monastica subì nel 1545 un attacco dei protestanti, che incendiarono la certosa ed i monaci furono costretti a rifugiarsi nel castello di Pompadour.

Solo nel 1635 cominciarono i lavori di ristrutturazione, che permisero ai certosini di fare ritorno a Glandier, e che durarono fino alla vigilia della Rivoluzione. Nel luglio del 1791 la comunità composta da nove Padri e tre Fratelli, in virtù delle leggi anticlericali, fu costretta ad abbandonare la certosa. Il complesso fu venduto e si avvicendarono diversi proprietari, tra il 1817 ed il 1840 l’antico convento di proprietà dei Lafarge, diventato una fucina, fu al centro di una torbida storia di avvelenamento. Nel 1860 l’ordine certosino decise di riacquistare i resti di Glandier insediandosi dal 1869 fino al 1901, anno in cui una nuova legge impose la spoliazione, obbligando così i monaci a rifugiarsi nella casa rifugio di Zepperen. Glandier divenne in seguito una colonia estiva che ospitò operai ed i propri figli. Oggi ospita un centro sanitario per invalidi.