BRUXELLES

    Domus Cartusiæ Bruxellensis –

 O.L. Vrouw-Van-Gratie te Scheut bij Brussel

 

 

 

I certosini di Scheut, si stabilirono nel 1592 nella città di Bruxelles dove acquistarono un antico eremo ove poter svolgere la loro vita claustrale. Ciononostante i monaci continuarono a vivere sacrificati in una casa, dove ognuno possedeva due stanze, mentre i lavori per il completamento del convento proseguirono grazie alla munificenza degli arciduchi Alberto e Isabella.

Nel 1596 riuscirono a costruire la chiesa, il refettorio ed una parte del Chiostro Grande. La chiesa conventuale fu riccamente decorata e divenne il mausoleo della famiglia Riedtwyck nota per i cospicui lasciti ai certosini. I monaci dettero a questo convento lo stesso nome dato alla precedente casa di Scheut, ovvero Notre-Dame-de-Graces, e nonostante fosse ubicato al centro di una grande città, riuscì a garantire sempre la tranquillità ed il silenzio consoni alla rigida vita claustrale.

 Tra il 1773 ed il 1783 furono realizzati dei lavori di ristrutturazione in stile neoclassico, bruscamente interrotti.

 Difatti nel 1783 per decreto, la comunità religiosa fu soppressa ed i suoi beni venduti. La chiesa divenne parrocchia, poi poco dopo la morte dell’autore dell’editto, Giuseppe II avvenuta nel 1790, i certosini tentarono quattro anni dopo, di prendere nuovamente possesso del vecchio monastero, che nel frattempo aveva perso le condizioni ideali per svolgere l’attività monastica. Sopraggiungendo le armate francesi Repubblicane(1796), ogni tentativo di ricostituire una comunità certosina a Bruxelles andò perso.

Nella capitale belga resta solamente una strada, “rue des chartreux” a ricordo dell’antico monastero.