IL RAMO FEMMINILE

 

 

[Marguerite d'Oingt]

 

Il ramo femminile dell’ordine certosino ha le sue origini nel XII secolo, quando nel 1149 suor Germellie e le monache del monastero di Prebayon in Provenza, che seguivano la regola di S. Cesario, chiesero di far parte dell’ordine. S.Antelmo chiese al Priore della certosa di Montrieux, il beato Giovanni di Spagna, di rivedere le “consuetudini” adattandole alle monache. Nacque così il ramo femminile

Nel XII secolo vi erano solo due conventi, nel XII divennero nove, per poi diventare quattro nel 1400, nel 1690 se ne contano solo cinque di cui quattro in Francia ed una a Bruges in Belgio. Poi a seguito delle vicende storiche, nel 1794 scomparvero del tutto.

Solo nel 1816 qualche monaca sopravvissuta diede di nuovo vita all’ordine, che oggi conta cinque monasteri.

All’interno di una certosa femminile vi è la presenza di tre monaci maschi: due Padri per le funzioni sacerdotali, ed un Fratello per svolgere lavori maschili. Anche nel ramo femminile ci sono le monache, le converse e le donate. Nell’ordine non sono ammesse vedove. Rispetto al ramo maschile le consorelle vivono non in celle ma in singole stanze, mangiano sempre insieme tra loro, e dormono qualche ora in più. Il loro abito è di colore bianco, ma al posto del cappuccio hanno un velo, bianco per le novizie e nero per le monache. La Professione solenne davanti al Vescovo, avviene solo dopo un periodo di quattro anni, e prevede la Consacrazione verginale in cambio del velo, dell’anello e della stola e che consente in alcune occasioni alle monache di poter proclamare durante la liturgia il Vangelo.

 

Ricordiamo le certosine più note:

S. Rosellina di Villeneuve

Beata Beatrice d’Ornacieux

Marguerite d’Oingt