Port-Sainte-Marie

Notre-Dame-du-Port

(Comune di Chapdes-Beaufort, cantone di Pontgibaud,Puy-de-Dôme, Francia)

 

                                       

 

La fondazione della certosa di Port-Sainte-Marie è attribuita al conte di Auvergne, Guillaume de Beaufort. La leggenda narra, che al conte durante una passeggiata nei boschi, gli apparve un monaco vestito di bianco che gli chiese di erigere una certosa in quel luogo e poi svanì misteriosamente. Nel 1209 grazie anche al contributo di altri benefattori, il monastero venne costruito. Questa comunità monastica nel corso dei secoli dovette subire le conseguenze della Guerra dei Cent’anni, e di un incendio appiccato dai protestanti nel 1590. I monaci crearono delle fortificazioni e nel 1419 si erano cautelati comprando a Riom un luogo dove potersi rifugiare in caso di pericolo. Nei pressi del convento i signori di Pontgibaud fecero costruire l’omonima cappella destinata ad ospitare le loro spoglie mortali. A seguito delle leggi rivoluzionarie, i certosini abbandonano il complesso monastico il 1 ottobre del 1792. La struttura fu incendiata e distrutta, ad eccezione della torre di difesa e di qualche cella, che furono vendute a privati insieme ai possedimenti terrieri circostanti. Dopo un lungo periodo di abbandono, nel 1970 l’associazione Amici della Certosa di Port-Ste-Marie provvide ad effettuare una operazione di recupero e salvaguardia delle rovine dell’antico convento. Questo lento e laborioso progetto ha permesso di far ottenere, a Port-Ste-Marie, nel 1996 il riconoscimento di Monumento Storico.