Ordo Cartusiensis

(1084)

 

 

Sfondo d’argento con il globo colorato d’azzurro,(talvolta i colori sono invertiti) fasciato d’oro e sormontato da una crocetta d’oro. Il globo è recinto da una cerchia di 7 stelle d’oro e da una lista bifida con su scritto il  motto:

 

                   “STAT CRUX DUM VOLVITUR ORBIS”

 

Trattasi dell’attuale stemma della “Grande Chartreuse”, Casa Madre dell’Ordine Certosino. Ai primordi dell’Ordine si usò solo la croce patente quale emblema sui sigilli della Grande Certosa. Il globo terrestre sormontato dalla croce, ha fatto la sua comparsa solo nel XIII secolo. Le stelle al di sopra del globo cominciarono a figurare sui sigilli o sulle stampe solo nel corso del XVII secolo. Quanto al motto, si rinviene la prima volta verso il 1600 ed è rimasto poco usato prima del XIX secolo. In precedenza era in uso la scrittaMundus mihi cruxifixus est.

Il significato dello stemma certosino  si presta a diverse interpretazioni.

Le stelle ricordano i primi sette Certosini ed il sogno premonitore delle sette stelle avuto da Sant’Ugo, vescovo di Grenoble.

La croce che sta salda sul mondo simboleggia la fermezza, la stabilità dell’Ordine che nel continuo agitarsi di uomini, di idee, di cose, per nove secoli non è stato oggetto di alcuna riforma.

Secondo altri, lo stemma vorrebbe significare che la croce ritta al di sopra del turbine delle cose umane che passano, dei piaceri umani che sono effimeri, delle vanità umane che periscono, la croce eretta, alta, immobile è portata, sostenuta, elevata non dal mondo instabile, bensì da anime stabili nei loro propositi, consacrate alla preghiera, votate al sacrificio come, per vocazione sono i Certosini, amanti della croce, chiamati ad esaltarla al di sopra del mondo mediante la loro vita di penitenza.

 In realtà, in passato, vennero utilizzati anche altri stemmi non ufficiali come il monogramma

CAR (Cartusia) intrecciato ad una croce latina, molto usato in Italia nei sigilli e negli stemmi delle singole Certose. Ogni singola Certosa aveva ed ha poi il suo sigillo, a volte un vero e proprio stemma, su cui generalmente figurano le armi del fondatore o quelle del Santo titolare o patrono della Casa.

Come l’Ordine Benedettino ha il motto "Ora et labora", la spiritualità certosina ha elaborato una massima: "O vera solitudo, o sola beatitudo": la vera beatitudine si ha solo nella solitudine. Ossia la solitudine è l'unica vera felicità che dev'essere cercata per incontrare il Signore.