TORINO

S.S. Annunziata - Collegno

 

 

La realizzazione della Reale certosa di Collegno presso Torino, fu fortemente voluta dalla duchessa di Savoia Maria Cristina, la quale nel 1641 acquistò un palazzo(costruito da Bernardino data nel 1614) con terreni e boschi adiacenti idonei per ospitare la comunità monastica. La duchessa recandosi a Grenoble per incontrare suo fratello, il re di  Francia Luigi XIII, decise di recarsi in pellegrinaggio alla vicina “Grande Chartreuse”. In questo luogo, essa affermò di volere mantenere la promessa fatta dal padre Carlo Emanuele I, e ribadì l’intenzione  di edificare una nuova certosa che sostituisse quella distrutta di Avigliana. I monaci provenienti dal convento distrutto si insediarono a Collegno dedicando la chiesa alla S.S. Annunziata patrona di casa Savoia. L’iniziale grandioso progetto, non si realizzò completamente, e per difficoltà finanziarie e per il sopraggiungere degli sconvolgenti eventi storici. Gli interventi di ampliamento ed abbellimento furono eseguiti nel 1700 con la creazione del nuovo chiostro grande,  e con la creazione del monumentale portale d’ingresso voluto da Carlo Vittorio Emanuele II. Questa opera era stata precedentemente progettata dal celebre architetto barocco Filippo Juvarra che ideò anche le nicchie che contengono le statue raffiguranti la Speranza e la Carità. Nel 1801 un decreto napoleonico soppresse la certosa torinese facendola diventare bene demaniale. Un restauro venne effettuato nel 1818 per volere di Vittorio Emanuele I, a cui fece seguito la decisione del 1852 di destinare il complesso monastico a “Regio Manicomio”. Alcuni certosini nuovamente insediatisi, provarono a condividere la struttura con ottanta malati di mente, ma la convivenza fu impossibile, costringendo i monaci ad abbandonare definitivamente Collegno nel 1855. Attualmente  permangono oltre 450 ex degenti che condividono la struttura con gli uffici della A. S. L.

Dal 1814 nei vasti sotterranei ricchi di cunicoli, vi è una cripta sepolcrale all’interno della quale si conservano le sepolture di dieci cavalieri dell’Ordine della S.S. Annunziata. Tale confraternita fu fondata nel 1383 da Amedeo VI noto come il Conte Verde, il quale fece edificare la certosa di Pierre Chatel come sepolcro per i cavalieri e affidò la cura delle loro anime a quindici certosini.

In virtù di ciò nel 1840 re Carlo Alberto nomina ufficialmente  la certosa di Collegno come Cappella dell’Ordine Superiore della S.S. Annunziata. Oltre la cripta bisogna segnalare la antica farmacia dei monaci del settecento con importanti arredi lignei, mortai e vasi che un tempo contenevano le erbe officinali. Questi ambienti furono destinati a “sala presidenziale”  del “Regio Manicomio” che da quando svolge la sua attività si è arricchita di una imponente biblioteca dove sono conservati circa seimila libri con annotazioni psichiatriche. Fanno da cornice a questi ambienti i ben curati giardini un tempo fiore all’occhiello del convento certosino.