Bois-le-Duc

Sainte-Sophie-de-Constantinople –

Domus Sanctę Sophię Constantinopolitanę –

Domus Sanctę Sophię –

Sinte Sophia Bij ’s-Hertogenbosch

(Comune di Bois-le-Duc oppure s-Hertogenbosch,

provincia di Brabant Septentrional, Paesi-Bassi)

 

 

  Nel 1466 questa certosa fu fondata per volere di Ludolphe van den Water e di Martinus van Zomeren. Entrambi furono sostenuti  nell’iniziativa, da Denys di Rickel (Dionigi il certosino) proveniente da Roermond, il quale con altri cinque monaci dette inizio all’attivitą monastica nel nuovo insediamento divenendo il primo priore di Bois-le-Duc. Inizialmente i monaci, cambiarono due volte il luogo esatto dove poter edificare definitivamente la struttura, in quanto ricercarono un sito sufficientemente idoneo per lo svolgimento di una tranquilla vita claustrale.

 Il posto fu identificato in un antico convento di suore di proprietą di Aleyt Pieck, la quale ne fece dono ai certosini. La chiesa fu dedicata a Santa Sofia di Costantinopoli, e Carlo il “temerario”tra i tanti benefattori si definģ fondatore. La comunitą di Bois-le-Duc nel 1543 soffrģ l’attacco delle truppe di Maarten van Rossum, ed in seguito nel 1566 la distruzione del convento da parte degli iconoclasti. Dopo questi eventi  i monaci si rifugiarono altrove per qualche anno, poi fecero ritorno alla loro dimora ma solo per breve tempo. Difatti nel 1572 gli olandesi saccheggiarono il monastero, che nel 1577 provvidero ad incendiare e demolire. I monaci superstiti trovarono asilo in qualche abitazione del paese, in attesa di stabilirsi nella nuova certosa di Anversa, grazie all’aiuto offerto dal priore di Lierre. Nel 1640 il Capitolo Generale ufficializzņ la chiusura di Bois-le-Duc.