Scala Dei

Notre-Dame de – Escala de Dios –

Échelle-de-Dieu – cartusia Scalæ Dei

   (Comune di Montblanc, provincia di Tarragona, Spagna)

 

                                                

 

 

L’Ordine certosino, dopo circa ottanta anni dalla sua fondazione, decise di costruire una certosa in Spagna. Grazie al re Alfonso II d’Aragona, che donò ai monaci nel 1163 nei pressi di Populeta un sito dove insediarsi, i seguaci di San Bruno poterono cominciare l’attività claustrale. Alcuni religiosi provenienti, dalla Provincia della Provenza nel 1194, dettero origine alla certosa denominata Scala Dei. I successori del re fondatore, furono altrettanto prodighi verso la nuova comunità, che ben presto divenne estremamente ricca. Il re Pedro II, e successivamente il figlio Jaime I, donarono ai certosini tanti possedimenti terrieri, ed inoltre consentirono nel 1443 l’abbellimento della chiesa conventuale. Essa presentava ricche decorazioni in legno plateresco, e rivestimenti marmorei, in stile rinascimentale che si aggiungevano agli affreschi ed alle tante sculture presenti. Nel corso dei secoli le donazioni dei regnanti d’Aragona, continuarono incessantemente, consentendo la creazione di tanti paesi nei territori di proprietà monastica che divennero vassalli di Scala Dei , ed a cui pagavano regolari tributi. Ma la enorme ricchezza di questa comunità monastica non fu solo di natura materiale, ma si espresse anche sotto il profilo spirituale, grazie alla presenza di tanti monaci illustri. La fama di costoro abbracciò tanti settori, vi furono validi scrittori, mistici, farmacisti, pittori, e fu frequentata da personaggi come: San Josè di Calasanz, Juan de Aragona e dal pontefice Benedetto XIII (Papa Luna). Vogliamo anche citare una curiosità, rappresentata dal fatto che nel 1608 un fratello donato Jaime Amigo si spense alla veneranda età di 107 anni, ma egli non fu l’unico longevo di Scala Dei, difatti nel 1200 era già morto un fratello converso di nome Aynard, alla sorprendente età di 130 anni!!!

La struttura monastica, fu ricostruita ed ammodernata nel XVIII secolo quando furono realizzati tre grandi chiostri. La vita claustrale, continuò nonostante il regime napoleonico, ma fu bruscamente interrotta dal 1820 al 1823 durante una crisi liberale. In seguito nel 1835 i certosini avvertendo di essere in pericolo per alcuni tumulti abbandonano il monastero, che verrà poco dopo incendiato. Alcuni mesi dopo venne decretata la soppressione ufficiale di Scala Dei. Dell’antico convento oggi restano poche tracce, rappresentate dalla facciata d’ingresso e da alcune rovine dei chiostri e della chiesa romanica.

     

  

 

 

 

TarragonA

    (Comune e provincia di Tarragona, Spagna)

 

 

 

 

Nel 1880, l’Ordine certosino acquistò a Tarragona, degli ambienti che dovevano servire come rifugio per i monaci espulsi in quel periodo, ma i locali non furono usati subito. Nel 1903, questa Casa Rifugio o Certosa di Tarragona fu destinata ai certosini espulsi dalla Francia, i quali trasferirono in essa la fabbrica per la produzione del noto liquore “Chartreuse”, che era stato prodotto fino ad allora a Fourvoirie(1860-1903) nei pressi della Grande Chartreuse.

Successivamente il famoso elisir ritornò ad essere prodotto regolarmente anche in Francia, a Marsiglia, tra il 1921 ed il 1929, ma con la denominazione « Tarragone », e dal 1930 al 1935 di nuovo a Fourvoirie.   

 Nel 1932, alcuni religiosi ritornarono in Francia, mentre la fabbricazione del liquore a Tarragona continuò, essendo affidata a sedici monaci che lavorarono incessantemente fino al 1989.     

Attualmente l’unico luogo di produzione del leggendario liquore, è a Voiron dove dal 1935 ha sede la distilleria, che riceve dalla vicina Grande Chartreuse le 130 erbe, selezionate meticolosamente dai monaci in certosa, e destinate agli alambicchi che daranno vita al secolare elisir ed alle altre bevande alcoliche. Oggi la « Casa dei certosini » sita in Tarragona è stata destinata a diventare sede della Scuola Ufficiale di Idiomi.

 

 

oggi

  

         

 

      

  

               

 

 

 

 

  

 

 

DISTILLERIA DI TARRAGONA