Miraflorès

Notre-Dame de

(Burgos,Spagna)

 

 

 

 

Questa certosa fu fondata nel 1442 dal re Giovanni II di Castiglia, il quale realizzò la volontà paterna espressa nel testamento. Diversamente da quanto indicato, Giovanni decise di assegnare ai certosini e non ai francescani il sontuoso palazzo di Miraflores, sito in Burgos, con la condizione di essere interrato nella cappella. La comunità certosina vi si insediò nel 1452, ma l’anno successivo il fondatore morì, ed i lavori per la realizzazione del complesso monastico furono così bruscamente interrotti. Poterono riprendere nel 1454, grazie all’intervento del figlio Enrico IV e della figlia, la regina Isabella la Cattolica, che provvidero al completamento dell’opera. Il corpo del fondatore, e quello di Isabella di Portogallo, sua seconda moglie, poterono essere collocati nella sacrestia della chiesa conventuale, solo dopo il completamento della stessa avvenuta nel 1488. Le decorazioni che furono eseguite in chiesa furono ricche, grazie agli ulteriori benefattori del monastero tra i quali  Giovanna “la pazza” e suo figlio CarloV. Questi chiamarono famosi pittori, architetti, ebanisti, e scultori per adornare la chiesa di Miraflores. Le opere di maggiore pregio furono realizzate dal noto scultore Gil de Siloe, il quale  scolpì tra il 1489 ed il 1493 il già citato sontuoso sepolcro di alabastro che custodisce le spoglie dei fondatori, e del figlio l’infante Alfonso. Tra il 1496 ed il 1499  allo scultore fu affidata la realizzazione dello splendido altare maggiore. La comunità certosina svolse la sua attività claustrale serenamente fino al 1808 quando il regime napoleonico, costrinse i religiosi ad allontanarsi dal convento fino al 1814. Poi nonostante una legge del 1835, che prevedeva la soppressione dei conventi, Miraflores riuscì a sopravvivere con un esiguo numero di vecchi monaci, a cui venne affidato il compito di salvaguardare i resti mortali dei reali fondatori.

Nel 1880 l’arcivescovo di Burgos, precedentemente divenuto proprietario del monastero, preoccupato della veneranda età dei soli tre certosini rimasti a guardia di Miraflores decise di restituirla all’Ordine di San Bruno, il cui Generale provvide all’integrazione di alcuni monaci provenienti dalla Francia. Si giunse così al 1923, quando questa certosa venne dichiarata Monumento storico Nazionale. Nel frattempo la vita monastica era brillantemente ripresa, consolidando la comunità spagnola dell’Ordine, e divenendo ben presto il convento certosino con il maggior numero di monaci.