CONCLUSIONI

 

In questo fantastico viaggio nell’universo certosino, abbiamo trattato le circa trecento certose che nel corso degli oltre nove secoli di vita, l’Ordine di San Bruno ha edificato, in tutta Europa e non solo. La storia ha inizio, quando ai sette pellegrini (Bruno e i suoi amici) viene donato un luogo, desertum, dove poter cominciare quella vita eremitica e cenobitica, che darà vita all’ordine monastico certosino. La Grande Chartreuse sulle Alpi del Delfinato vicino Grenoble, essendo la prima fondazione, è diventata la casa madre dei certosini.

Abbiamo continuato il nostro viaggio attraversando l’intero continente europeo, costellato da complessi monastici più o meno importanti, piccoli o grandi, lussuosi o spartani. Alcuni di essi si mostrano ancora sontuosi, altri sono stati trasformati stravolgendo la loro funzione originaria, di altri ancora, ne restano solo poche rovine. Ci siamo imbattuti in quella che venne considerata la chartreuse des Saints sita in Portes, o in quella di Villeneuve des Avignon dove è presente una rara testimonianza della cella di rigore, per poi proseguire verso Bouvantes definita la petite chartreuse date le sue ridotte dimensioni.

Siamo rimasti stupiti nel trattare la certosa di Vaucluse, poiché essa è caratterizzata dal fatto che essendo una parte dei suoi ambienti sommerso dalle acque, è visitabile facendo delle immersioni!!!

Eretto a 1350 metri sul livello del mare, sorge il complesso monastico certosino di Bonnefoy, il  più elevato tra tutti quelli esistiti.

L’antica certosa di Saint Croix in Jarez, nei secoli è stata trasformata in un villaggio, diventando poi un comune.

Singolare la funzione di Mortemart, dove fu ideata una fondazione quadrupla, che ospitò contemporaneamente altrettante congregazioni religiose tra cui i certosini.

Siamo stati colpiti da quello che è stato considerato il chiostro più grande di Francia, ovvero quello della certosa di Villefranche en Rouergue.

La certosa di Rodez ha avuto una trasformazione bizzarra, essendo divenuta un istituto ippico.

A Gosnay, Mont S. Marie vi è l’unica testimonianza di certosa femminile medioevale.

Sheen, fu una certosa tripla con i suoi 152 metri di chiostri.

La certosa più grande di Germania, è stata Buxheim che Carlo V nominò Reichskartause ovvero certosa imperiale.

Cosi come in Italia la certosa di San Martino in Napoli, per la sua opulenza fu dichiarata Realcertosa.

Magnifica, e rimasta inalterata, è la struttura monastica di Pavia, così come la imponente certosa di san Lorenzo a Padula. Vogliamo inoltre ricordare la splendida trasformazione della certosa di Bologna in un cimitero monumentale. A Roma invece il genio di Michelangelo, trasformò le terme di Diocleziano in ambienti monastici certosini, dando vita alla certosa di Santa Maria degli Angeli.

Viene ricordata tuttora come il convento dal tetto rosso Cerveny Klastor la certosa slovena di Legnica, a causa della copertura in mattoni rossi.

Mentre a Zice, nota anche come Seitz, ebbe sede la prima farmacia slovena, e la più importante e grande biblioteca d’Europa, realizzate grazie all’impegno dei monaci certosini.

Scala Dei è ricordata come la più antica fondazione certosina di Spagna (1194)

Con le sue 42 celle la certosa di Zaragoza risultò essere quella con le dimensioni maggiori, e fu interessata in seguito da un raro esempio di urbanizzazione essendo inglobata dalle costruzioni metropolitane. Dopo questo breve excursus, vorremmo soffermarci a ricordare il luogo dove San Bruno morì, dopo aver fondato, a Serra, nel desertum calabrese il convento ove trascorse i suoi ultimi anni.

Questo luogo è caratterizzato da boschi fittissimi, ruscelli incontaminati ove egli gradiva pregare inginocchiato nelle acque gelide, e dove in seguito fu creato uno splendido laghetto artificiale con una statua del santo intento a pregare, ed alle cui acque venne attribuito un potere taumaturgico.

Nel mondo, fra tutte le certose, quella costruita più a nord è stata quella di Gripsholm, in Svezia, mentre quella situata più a sud è quella di Cordòba, in Argentina. La costruzione situata più a ovest è quella statunitense di Arlington, al contempo risulta essere quella ubicata più ad est la recente fondazione coreana.

I certosini ebbero conventi nelle principali capitali europee, Lisbona, Parigi, Londra, Roma, Praga, Berna, Bruxelles, Amsterdam.

Nel corso dei secoli, circa sessantamila sono stati coloro che hanno vestito gli abiti certosini.

La loro storia quasi millenaria ha vissuto alterne fortune. Ai periodi di fasto e di espansione, che collocarono l’ordine certosino al vertice di tutti gli ordini monastici, si sono susseguiti periodi tragici, culminati con una vera e propria persecuzione esercitata dai protestanti prima, e da leggi anticlericali dopo, che hanno drasticamente ridimensionato il numero dei conventi attivi.

Nel 1810, infatti le certose erano quasi del tutto scomparse, poi grazie alla proverbiale pazienza, ed alla tenacia certosina, perseverando nei dettami della regola è stato per loro possibile  arrivare ai nostri giorni, nei quali assistiamo ad una lenta, ma costante crescita sia di vocazioni che di monasteri. Ciononostante essi affermano: “Cartusiani non sunt numerandi, sed ponderandi” ovvero (i certosini non si contano, si pesano).

Tra il XX ed il XXI secolo nonostante la severa regola certosina sia rimasta immutata, è difatti l’unico ordine monastico nella chiesa a non essere stato mai riformato nella sua storia, sono state concepite nuove fondazioni nel continente americano, al nord negli Stati Uniti ed al sud Argentina e Brasile. Recentemente inoltre sono state realizzate due fondazioni in Corea del Sud, Asia, una per monaci e l’altra per monache.

La storia continua…. aspettando il giorno delle celebrazioni dell’anniversario del millennio:

 

          6 ottobre 2084