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CAPRI Certosa di San Giacomo
La Certosa di Capri nasce nel 1371. Arcucci caduto in disgrazia e ridotto in miseria finirà i suoi giorni in una di queste celle insieme con un figlio. Nel 1456 un un tremendo terremoto distrusse parte della certosa. Poi in seguito ad incursioni saracene, capeggiati dal corsaro Dragut il quale nel 1553, devasta la certosa dopo averne saccheggiato il tesoro. I pochi monaci sopravvissuti ricostruiscono quanto possono, munendo le mura di una torre e di altre difese: che però non fermeranno una seconda incursione dei pirati, nel 1563. Con la conquista napoleonica, nel 1807, infine, la certosa è soppressa per non essere ricostituita mai più: otto anni più tardi, all'indomani del Congresso di Vienna che segna la grande restaurazione in Europa, verrà ristrutturata, come carcere di massima sicurezza e infine come ospizio per gli invalidi di guerra. Il destino della certosa non cambia con l'avvento del Regno d'Italia. Nel 1865, infatti, l'ospizio ritorna carcere, questa volta per le Compagnie di disciplina, cioè il più duro degli apparati repressivi del Regio Esercito. Nel 1866 venne dichiarato monumento nazionale Attigui alla certosa si aprono i giardini detti di Augusto perché costruiti su antichi insediamenti romani: facevano parte delle vaste proprietà di Friedrich Alfried Krupp, figlio del fondatore delle famose acciaierie di Essen.
Soffermiamoci sul portale e
sull'affresco della chiesa di San Giacomo, non sfuggiti all'attenzione
degli storici dell'arte, che costituiscono, senza alcun dubbio, quanto
di più importante vi è in tutta la Certosa. La lunetta raffigura la Vergine in trono con bambino, circondata a sinistra da tre figure di uomini e a destra da tre donne. A sinistra, seguito da due gentiluomini, è il Conte Giacomo Arcucci, genuflesso nell'atto di aprire alla Vergine il modello della Certosa. A destra appare la regina Giovanna I, protettrice e benefattrice del monastero, chiaramente identificabile per la corona regale che ha sul capo e per i gigli d'oro angioini che tempestano la lunga veste azzurra. Accanto alla Vergine appaiono San Brunone e San Giacomo i quali, rispettivamente, poggiano una mano sulla spalla della regina e del conte.
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